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PROGRAMMA DEL CORSO

II programma di Psicomotricità Relazionale prevede lo sviluppo del gioco psicomotorio nei suoi 3 aspetti principali:

 Il Gioco Sensomotorio

Con le proposte afferenti al gioco sensomotorio il bambino sperimenta progressivamente modalità di movimento quali strisciare, scivolare, rotolare, correre, saltare, cadere, ne inventerà lui stesso di inedite e personali, arricchendo e affinando le proprie abilità motorie.
Le esperienze sensomotorie vengono svolte dal bambino a corpo libero o attraverso il gioco con oggetti e materiali che lo Psicomotricista gli propone al fine di favorire l’espressione del movimento parziale e globale e il piacere sensomotorio, aspetti importanti per lo sviluppo di una immagine positiva di sé e di una fiducia nel mondo che lo circonda.

Il bimbo viene stimolato a condividere queste esperienze individuali con i coetanei attraverso dinamiche e giochi di gruppo che favoriscono la socialità e l’uscita dalla fase egocentrica.

 Il Gioco Simbolico

Durante il programma lo Psicomotricista propone al bambino vari oggetti con cui giocare quali palle, cerchi, corde, carta, carta colorata, scatoloni, cubi logici, che lo stimolano alla ricerca del movimento e allo sviluppo della creatività. Sono oggetti semplici che bene si prestano ad essere manipolati e che stimolano nel bambino la costruzione di simboli attraverso i quali poter esprimere i propri stati d’animo, rappresentare delle situazioni, oggetti, persone non presenti ma desiderate, sperimentare il gioco del „come se“, rendendo più ampia la propria espressività e migliorando le modalità di comunicazione e relazione con i coetanei e con gli adulti.

 Il Gioco di Socializzazione

II bimbo a questa età appare ancora legato a vissuti egocentrici e attiva generalmente una comunicazione unidirezionale. Lo Psicomotricista avrà cura di proporre brevi dinamiche di gruppo e semplici giochi collettivi per favorire la socialità e la condivisione di oggetti, spazi e movimenti.

METODOLOGIA

Lo Psicomotricista, dopo aver presentato le regole che accompagnano ogni lezione e averle ripetute assieme ai bambini propone loro il gioco psicomotorio. Un gioco individuale, a coppie, a piccoli gruppi che il bimbo ricerca liberamente a seconda delle proprie attitudini, modalità e tempi.
Lo Psicomotricista guida il bimbo in questa ricerca giocando con lui, proponendo gli oggetti che lo aiutano ad ampliare ed arricchire il movimento.
Nel realizzare il programma di Psicomotricità Relazionale si parte sempre da ciò che il bimbo propone, fa spontaneamente, evidenziando gli aspetti positivi del suo modo di giocare. Attraverso la condivisione dell’esperienza ludica, l’accettazione dei suoi tempi e modalità espressive si crea un clima di fiducia tra bambino e Psicomotricista che favorisce lo sviluppo psicomotorio armonico e il superamento di eventuali difficoltà presenti.